Ritorno in giardino.
Improvvisamente mi venne in mente quel cortile in cui ora camminavo soltanto quando dovevo uscire di casa ma che una volta era il mio posto preferito, in posto caro e di cui avevo tanti ricordi.
Ricordi di pomeriggi spensierati, di risate e di corse in bicicletta.
Se ci pensavo bene vedevo anche i miei vecchi vicini di casa indiani, che erano la mia salvezza quando mio fratello non voleva giocare, con loro potevo sempre divertirmi e sapevo che nonostante tutto anche se litigavamo, avremmo fatto pace qualche ora più tardi.
Ogni singolo angolo che vedevo mi riaffiorava ricordi e mi sembrava bellissimo.
Il portico ad esempio così piccolo e confortevole, con la panca che avevo verniciato con mia mamma e la sua vista sul mare che da sempre mi faceva pensare che quello era il luogo più bello del mondo.
L’Ulivo dove sempre mi arrampicavo e da cui ero anche caduto , ma ora che pensavo a quell’episodio mi faceva sorridere.
Il vecchio marciapiede di cemento, che pur se rovinato da tutti i suoi anni , aveva il suo fascino ed era perfetto per mettere in fila tutte le mie macchinine per ore ed ore.
Era tutto splendido e quasi mi commuoveva vedere quanto così poco mi riempiva di gioia.
N. M.
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