lunedì 18 maggio 2020

L’uomo nella massa è portato a perdere identità e carattere, in quanto subordinato alla maggioranza, e alla continua ricerca di punti di riferimento. Con l’uomo ridotto ad un singolo individuo tra la moltitudine standardizzata, in cui i comportamenti e la mentalità si uniformano a quelli dei suoi simili, la massa risulta più facile da gestire e soprattutto controllare. L’uomo all’interno della massa rimane mediocre, incapace di distinguersi intellettualmente e moralmente, risultando quasi una sorta di primitivo. Nel libro “Fahrenheit 451” il protagonista riesce a liberarsi e ad uscire da questa società limitata. Gli altri personagggi, invece, sembrano piatti, privi di interesse, incapaci di sviluppare un proprio pensiero, e succubi dell’autorità del governo. Montag, a differenza di questi “servi fedeli e incapaci di ribellarsi”, intuisce l’importanza della cultura e del conoscere la storia e i testi del passato, riuscendo a trovare un’identità in questa società di massa.

Sara Berti, Elisa Colocchio

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